“Non è l’orante, il monaco, che richiama a sé la divinità. Questa luce taborica che l’esicasta fa scaturire dentro di sé, in verità è dentro ognuno di noi – dicono gli scritti, dal momento del battesimo. Si tratta di mettersi a servizio di questa luce e di andarla a cercare. Su questa piccola differenza: il non appropriarsi di Dio, ma l’essere appropriati da Dio, si scatenarono dispute teologiche immense.”

Moreno Miorelli, studiando l’arte Bizantina, e in particolare l’Icona, ha viaggiato e visitato diversi monasteri ortodossi, fra i quali il Monte Athos, nel 1985, imbattendosi nei seguaci della “preghiera del cuore” .
In questo video introduce, secondo noi, in maniera molto chiara e sintetica quelli che sono i punti cardine storici e metafisici della “preghiera del cuore”.
Esordisce così:
“Vorrei precisare che io non sono assolutamente idoneo a parlare dell’argomento Esicasmo, in quanto non ho esperienza della cosa della quale parlerò. Paradossalmente, proprio il fatto di non avere un’esperienza di quello che impropriamente viene definito “esicasmo”, cioè la “preghiera del cuore” o l'”invocazione del nome di Gesù” fa sì che io ne possa parlare. Le persone che praticano questa tecnica psico-fisica, alla domanda: cos’è l’esicasmo? Non saprebbero cosa rispondere.”

Video produzione Entract, Centro Servizi e Spettacoli (Udine 1998)