Interstellar è un film. Non è 2001 di Kubrick, ma manco Batman Begins dello stesso Nolan. Ho messo giù quello che mi è venuto da pensare solo oggi pomeriggio che sono andato in un centro commerciale a comprare una bellissima sciarpa a 5 euro… Le riflessioni c’azzeccano poco col capolavoro, ma nonostante tutto contengono qualche spoiler… Per cui se non hai visto il film e hai voglia di commuoverti un po’, non continuare a leggere… sarebbe severamente vietato cliccare sul link sotto. Se al contrario il film già l’hai visto, beh allora puoi leggere tutto… l’unico rischio che corri è che ti incazzi un po’ con me perché ho toccato un mostro sacro di emotività indotta.

[spoiler title=”se hai già visto il film clicca qui, altrimenti gnè gnè”]
non sono mai entrato in un buco nero
(e non pensate a quello che state pensando)
ma se dovessi immaginare
come potrebbe essere entrare tutto intero
e restare tutto intero
all’interno di un buco nero
ecco
ecco che mi si fa davanti un parcheggio sotterraneo
e poi un ascensore superveloce
buio tutto buio
solo
al buio
e poi di colpo
la luce.
Un chiasso del chiasso
e gente spingente e con lo sguardo assente
qualche bella figa
che passa e che pensa di essere entrata in una discoteca
a fare la cubista
e non in un buco nero.
Sì… ecco… un posto senza tempo
dove sono sempre le 5 del pomeriggio
dove c’è una temperatura piuttosto gradevole
e tanta gente che non si è accorta di essere morta.
Una specie di Auchan.
Altro che dietro una libreria del cazzo
a piangere, a spingere libri
e a sparare fesserie sull’amore quantico.
[/spoiler]