Toni si stupì di come l’iconografia classica, delle porte del Paradiso, fosse così simile a quello che si trovava di fronte. C’era pure S.Pietro. L’unica cosa, leggermente diversa dall’immaginario collettivo della pubblicità della Lavazza, era che le porte del paradiso, in realtà, sembravano una specie di casello autostradale. S.Pietro era l’omino nella cabina “…un lavorino piuttosto noioso…” – pensò Toni.
Solo all’inizio, il dialogo tra i due fu civile; poi, chissà perché, degenerò.
S.Pietro: «Come è andata?»
Toni: «Bocciato…»
S.Pietro: «Me lo aspettavo»
Toni: «Ah grazie»
S.Pietro: «La Terra è un pianeta-scuola»
Toni: «Ma va?? Pensavo fosse un villaggio-vacanza»
S.Pietro: «Dovrai ripetere l’anno.»
Toni: «Penso di sì»
S. Pietro: «Non era una domanda»
Toni: «Comunque ho preso una insufficienza solo in “R.I.”»
S. Pietro: «Sarebbe?»
Toni: «Rapporti interpersonali»
S. Pietro: «Allora è grave»
Toni: «Si ma… nelle altre materie tutti 8 e 9»
S.Pietro: «Senti se scegli di andare al liceo scientifico, non puoi prendere 3 in matematica e pensare di essere promosso»
Toni: «Sulla Terra “Rapporti interpersonali” è come matematica allo scientifico o greco al classico?»
S. Pietro: « Eh beh sì…»
Toni: «Mannaggia a saperlo prima»
S. Pietro: «Coglioncello»
Toni: «Ma sicuro che sei Santo?»
S. Pietro: «Se ti riferisci alla esse puntata, qui sul cartellino, sta per Simon»
Toni: «Ah mi sembrava strano…»
S.Pietro: «Stai creando una fila chilometrica»
Toni: «Vado vado»
S.Pietro: «Va a quel paese»
Toni: «Pure tu! Ma… che i nostri paesi siano diversi»
Così Toni imboccò la terza uscita alla rotonda, quella per il pianeta Terra. Ancora una volta doveva tornare da quelle parti. Una ragazza faceva l’autostop; lui si fermò, lei salì.
Toni: «Ciao»
Lei: «Ciao! Cos’è quella faccina triste?»
Toni: «No… è che mi tocca di nuovo quel pianeta»
Lei: «Anche a me, ma sono contentissima»
Toni: «Come fai ad essere contentissima»
Lei: «A me la Terra piace. Ho scelto di tornarci. E’ l’unico pianeta nel quale l’autunno può essere più bello della primavera»
Toni: «Questa me la devi spiegare… Senti non è che mi dici come ti chiami? Sarà più facile ribeccarci laggiù. Secondo me tu sei brava in R.I. e mi servirebbero delle ripetizioni»
Lei: «Anche se te lo dico lo dimenticheresti»
Toni: «Già…Siamo arrivati»
Lei scese dall’auto, prima di andarsene picchiettò sul finestrino. Toni lo abbassò. Lei si allontanò gridando con gusto:
«Qui, in autunno, alcuni alberi diventano gialli senza essere mimose!».
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2 Comments
Bellissima Toni!,
Hai stile, tu che sei fuori dal tunnel mi permetti di condividere su FB?
ciao Simo! mi fa piacere ricevere visite ogni tanto qui nella bat-caverna… ps. fai pure, faccio finta di girarmi dall’altra parte 😀