Poetica del Gioco antico | Il trottolaio
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Novalis
Trascrizione dall’intervista che trovi alla fine del post:
«Faccio un esempio concreto: c’è un ponte che è stato costruito proprio qui nella città in cui io vivo, è un quartiere in cui si è voluto costruire un ponte per poter oltrepassare un torrente. Quindi ci siamo recati dal progettista della contea e dopo di che abbiamo affrontato i costi effettivi per la costruzione del ponte, in conformità con il piano di progettazione e le necessità strutturali, ovviamente. D’altra parte, di questo passo il ponte che ne sarebbe derivato sarebbe stato un ponte banale, senza nessuna immaginazione. Diversamente, si sarebbe potuto andare in giro per il quartiere, bussare alle porte e chiedere alle persone: “sapete, abbiamo scoperto che stanno per costruire un nuovo ponte qui in zona. Avete per caso avuto delle idee a riguardo? Avete fatto qualche sogno?” Ora certo bisogna andarci piano perché le persone, la maggior parte delle volte, ci sbatterebbe la porta in faccia dandoci dei folli, giusto? Diversamente, se noi ci prendiamo il tempo, in modo aperto e rispettoso, le persone potrebbero dire: “Oh, grazie… grazie di avercelo chiesto! Io ho avuto un‘idea, ho visualizzato qualcosa. O qualcun altro potrebbe dire: “forse io ho fatto un sogno a riguardo!” Quindi abbiamo raccolto tutte queste impressioni e abbiamo portato queste idee alla Commissione di Supervisione che le ha fatte arrivare al Comitato di Controllo Architettonico, che ha riconsiderato il ponte in empatia con modo in cui è stato immaginato delle persone del quartiere. È straordinario, la gente ne è felice e ciò che accade è molto diverso rispetto a come andrebbe se non lo facessimo. Quindi estrapoliamo l’esempio del quartiere per usarlo come esempio nel mondo: e cominciamo a pensare a come poter immaginarlo nell’architettura o nella conservazione ecologica. Sono convinto che possano succedere grandi cose.»
Questo è un estratto dall’intervista-radio con il Dr.Steve Aizenstat, che puoi ascoltare integrale, qui:
Per approfondimenti sull’intervista (disponibile anche in lingua originale), vai QUI