Invito all’ascolto di “The Madcap Laughs” – Syd Barrett e Flatlandia
24 Giugno 2012Strumenti per l’esploratore del Cosmo Interiore 2 – Il suono dell’Alchimista
5 Luglio 2012“In rete la gente guarda solo le figure. E guardando una figura si fa un’idea della vita e trancia giudizi. Basta farsi un giro sulle bacheche di Facebook: siamo talmente rincoglioniti che facciamo le foto alle frasi.”
Natalino Balasso – un post sul suo profilo di Facebook
Nell’ultima ricca puntata del Lupo e Contadino, andata in onda martedi, il filo conduttore è stato il Suono dei Pianeti del Sistema Solare. E’stata una puntata molto ricca che abbiamo vissuto in maniera magica. Cerchiamo di fare in questo post una sintesi centrata di alcuni spunti venuti fuori in trasmissione (a questo link puoi intanto ascoltare il podcast e le Musiche dell’intera puntata).
Può apparire strano parlare di energie planetarie e cosmiche in radio, senza il supporto visivo di immagini di stelle, pianeti, galassie e nebulose.
E allora, preparando la trasmissione mi sono chiesto: come mai nell’esplorazione del Cosmo e nella divulgazione popolar-scientifica, viene considerato in maniera così massicciamente preponderante il senso della Vista?
Come se i pianeti, le stelle e tutto quello che c’è al di fuori del pianeta Terra, possa essere conosciuto solo se “guardato”. Eppure a pensarci bene, anche considerando la superficialità della nostra vista (riusciamo a vedere solo una piccola percentuale di quello che effettivamente c’è nell’Universo, il resto è classificato come “materia oscura”), l’apporto sonoro o forse meglio definirlo l‘apporto vibrazionale (riguardante la pulsazione, il movimento e l’oscillazione di stelle e pianeti) nell’esplorazione dello spazio interstellare, darebbe al ricercatore cosmico, materiale molto interessante per le sue personali scoperte. Risultebbe forse anche meno filtrato da quella parte di razionalità abituata a classificare le cose e che pensa di sapere già tutto su tutto; forse anche perchè il suono riesce ad arrivare a parti della nostra coscienza meno esposte al bombardamento mediatico.
D’altra parte ricercatori e studiosi profondi dell’Umanità di molte epoche (per citarne solo qualcuno: Battiato, Gurdjeff, Keplero, gli Antichi Egizi, i Pitagorici, per arrivare fino alla Bibbia), hanno collegato in maniera imprescindibile i Misteri del Cosmo con la Conoscenza del Suono.
Diversi modelli teorici sono stati elaborati e studiati negli anni per spiegare le relazioni fra macrocosmo e microcosmo, fondate ad esempio sulla corrispondenza fra intervalli di Note Musicali, le caratteristiche dei Pianeti, le proporzioni anatomiche del corpo e le facoltà umane.
Ad esempio l’uomo monocordo di Robert Fludd, di cui abbiamo parlato in puntata (che a guardarlo bene ricorda molto l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci), […]risuona sulla base di occulte simpatie con il cosmo. I suoni ben proporzionati contribuiscono alla salute dell’anima e del corpo ristabilendo l’equilibro tra le passioni e temperando gli umori. L’equilibrio perfetto è ottenuto sia grazie all’ascolto della musica, sia attraendo l’influsso dei pianeti con composizioni musicali corrispondenti alla struttura armonica del concerto celeste. La tradizione cristiana scorge inoltre nell’ordine armonico delle sfere la possibilità di intraprendere un percorso di ascesa verso il Creatore[…]. (testo estratto da questo video sull’Armonia delle Sfere: http://www.youtube.com/watch?v=HLdxwCSFeBI).
Riguardo a questo tipo di ricerca, segnaliamo anche un interessante post del musicista Giorgio Costantini, che ha composto una traccia dal titolo “Alba Mundi” estratta dall’album Universound, utilizzando le note che i pianeti “suonano” percorrendo le loro orbite (per approfondimenti vai qui)
Ma l’ispirazione iniziale e guida per questa strana puntata, è stato l’ascolto di una raccolta di 5 cd: “Symphonies of the Planets – Nasa Voyager Recordings, Brain/Mind Research, 1990”, che contiene le registrazioni delle “sinfonie” dei pianeti catturate dalle sonde Voyager lanciate nelle spazio. Gli strumenti appositamente progettati a bordo delle sonde spaziali, utilizzarono un’antenna al Plasma per registrare le vibrazioni elettromagnetiche, trasformate in segnali elettrici, che furono a loro volta amplificati e utilizzati per eccitare la membrana di un altoparlante, rendendo così udibile all’orecchio umano il fruscio del cosmo.
Infatti, anche se lo spazio è un vuoto virtuale, questo non significa che non c’è suono. Il Suono esiste come Vibrazioni Elettromagnetiche.
Furono quindi registrati e incisi su questi affascinanti dischi (di cui abbiamo mandato anche diversi estratti in puntata): interazioni del vento solare con la magnetosfera del pianeta, la magnetosfera stessa, i campi elettromagnetici, le emissioni di particelle cariche, le interazioni delle particelle cariche del pianeta, le sue lune, e il vento solare.
Ascoltare le voci di questi giganti dello spazio e cercare di immaginarne il loro carattere,provando di capire cosa hanno in comune con noi e cosa muovono dentro, è un’operazione molto affascinante oltre che molto utile.
Un po’ come fece forse il musicista Gustav Holst che, ispirato da studi di Astrologia e Teosofia, agli inizi del 1900, compose una suite di sette movimenti, ognuno dedicato a uno dei 7 pianeti del Sistema Solare allora conosciuto (chiaramente esclusa la Terra: Marte, Venere, Mercurio, Giove, Saturno, Urano e Nettuno), cercando di rappresentare in musica le diverse Personalità Planetarie e riuscendoci in maniera viva e futuristica. Ascoltando infatti i diversi brani del disco, sono incredibili le atmosfere “cinematografiche” che Holst riesce a creare e che potrebbero benissimo fare da sfondo sonoro a moderni film dal genere fantasy all’animazione Disney, dal genere mitologico alla fantascienza. Nonostante il Cinema con le sue Lanterne Magiche fosse nato da pochi anni (1895), quindi il lavoro di Holst non sarebbe stato funzionale nell’immediato alle neomagie della macchina da presa, basta conoscere un pò la storia del cinema per capire quanto sarà stato fonte di ispirazione per molti compositori futuri di colonne sonore.
GOOD VIBRATIONS.
COME IN ALTO, COSI’ IN BASSO.
Altri Racconti e Musica di Origine Protetta nella prossima puntata del Lupo e Contadino,
IN ONDA OGNI MARTEDI, alle 21:30 su RADIO HIRUNDO.
Dialoghi, Letture e Musiche per il Risveglio, con accento tipicamente meridionale.
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