
Immagine tratta dal film “Un fantastico via vai” -Pieraccioni, 2013
Dei pugni sul tavolo
delle futili incazzature
dei piedi pestati
per puro dispetto
non rimanga traccia.
Dei sensi di colpa
che piegano la schiena
rallentano il passo
e confessano solo la vergogna
non rimanga traccia.
Ma di tutto questo burlesque
di piume, tette, cosce e culi
si salvino almeno le piume
danzate con biricchinaggine
da un vento leggero.
Che forse non resterà memoria
di nulla
ma almeno una suggestione
di quella vecchia e giocosa allegria.
La meccanica terrestre
che ci fece parlare d’amore
dentro corpi umani.