IL DISCO RACCONTATO…per descrivere una cosa come la musica di un disco che ci colpisce, le recensioni “classiche” pensiamo creino troppa distanza dal momento magico dell’ascolto, alla sua razionalizzazione. L’ascolto crea a sua volta. E’ per questo che proviamo in questa rubrica a raccontare i dischi, costruendoci delle storie attorno; organizzando organicamente in un racconto: frammenti di frasi di canzoni, stati d’animo stimolati e immaginazioni create spontaneamente dall’ascolto attento di un disco… Find yourself Music is the Best!
Lucertola sfondò la porta con un calcio. Coyote era immerso nella luce dei lampioni artificiali e vide dall’altra parte solo ombre.
Si avvicinò all’uscio, mentre la luce fredda era incerta e sfarfallante sopra i suoi passi, come fosse stata una candela.
– Dove stai andando? – disse Grillo dietro di lui – Lì è pericoloso! Torna qui!
Coyote continuò a camminare guidato dal fascino del confine. Le ombre danzavano al suono dell’organo.
– Chi siete voi? – chiese Coyote
– Siamo tutte le tue ombre: le parti che devi ancora scoprire, e quelle che hai sempre avuto paura di guardare. Il tuo splendore e la tua oscurità.
In fondo alla stanza c’era uno specchio, che rifletteva tutto il fascino del suo passato.
– Stai sbagliando – disse l’ombra – Tu non sei quello specchio!
L’Anima ha bisogno di nutrimento, ma nella sua cucina non ci sono specchi.
Ci sono miniere di carbone, mari profondi, cadute dimenticate e pozzi dei desideri.
Ci sono mostri affamati e diamanti pazzi; zingare che scoprono le tue carte e briganti; incudini e pezzi di cuore rovente.
Ma non ci sono mai specchi.
– Devi imparare tutto questo, per dimenticare davvero.
Le Ombre danzavano in cerchio come un’ossessione, con una danza antica, il passo felino.
– Non chiudermi nella tua pioggia gentile – disse Lucertola – e forse ci ricontreremo
– Lucertola, tiri fuori sempre la mia parte peggiore! – disse Coyote – tutte le cose che avevo dimenticato!
– Questo è un porto di cristallo – disse Lucertola.
Cerco nuove esegesi ai miei stati di coscienza. La via della salvezza è piena di perdizioni. Scampare piccole morti. Fuochi accesi.
Non capisco l’amore, quello che il mio cuore contiene.
– Ricorda – disse l’ombra – L’immagine di te è sempre troppo piccola, e tutto quello che vuoi bloccare, ti farà soffrire.
– L’amore è una preghiera? – chiese Coyote
– Le cose che dicono i pazzi sono sempre giuste, quando parlano con i sani di mente – disse l’ombra.
– La notte sta finendo, ora devi andare – disse Lucertola – Prendi questo pezzo di carbone e portalo sempre in tasca.
Ci rivedremo solo quando sarà diventato un diamante.
Un disco affascinante, pericoloso, oscuro e pieno di splendore