L’entusiastica potenza della parola prorompente
26 Giugno 2014Geografie Interiori
5 Luglio 2014IL DISCO RACCONTATO…per descrivere una cosa come la musica di un disco che ci colpisce, le recensioni “classiche” pensiamo creino troppa distanza dal momento magico dell’ascolto, alla sua razionalizzazione. L’ascolto crea a sua volta. E’ per questo che proviamo in questa rubrica a raccontare i dischi, costruendoci delle storie attorno; organizzando organicamente in un racconto: frammenti di frasi di canzoni, stati d’animo stimolati e immaginazioni create spontaneamente dall’ascolto attento di un disco… Find yourself Music is the Best!
Lucertola sfondò la porta con un calcio. Coyote era immerso nella luce dei lampioni artificiali e vide dall’altra parte solo ombre.
Si avvicinò all’uscio, mentre la luce fredda era incerta e sfarfallante sopra i suoi passi, come fosse stata una candela.
– Dove stai andando? – disse Grillo dietro di lui – Lì è pericoloso! Torna qui!
Coyote continuò a camminare guidato dal fascino del confine. Le ombre danzavano al suono dell’organo.
– Chi siete voi? – chiese Coyote
– Siamo tutte le tue ombre: le parti che devi ancora scoprire, e quelle che hai sempre avuto paura di guardare. Il tuo splendore e la tua oscurità.
In fondo alla stanza c’era uno specchio, che rifletteva tutto il fascino del suo passato.
– Stai sbagliando – disse l’ombra – Tu non sei quello specchio!
L’Anima ha bisogno di nutrimento, ma nella sua cucina non ci sono specchi.
Ci sono miniere di carbone, mari profondi, cadute dimenticate e pozzi dei desideri.
Ci sono mostri affamati e diamanti pazzi; zingare che scoprono le tue carte e briganti; incudini e pezzi di cuore rovente.
Ma non ci sono mai specchi.
– Devi imparare tutto questo, per dimenticare davvero.
Le Ombre danzavano in cerchio come un’ossessione, con una danza antica, il passo felino.
– Non chiudermi nella tua pioggia gentile – disse Lucertola – e forse ci ricontreremo
– Lucertola, tiri fuori sempre la mia parte peggiore! – disse Coyote – tutte le cose che avevo dimenticato!
– Questo è un porto di cristallo – disse Lucertola.
Cerco nuove esegesi ai miei stati di coscienza. La via della salvezza è piena di perdizioni. Scampare piccole morti. Fuochi accesi.
Non capisco l’amore, quello che il mio cuore contiene.
– Ricorda – disse l’ombra – L’immagine di te è sempre troppo piccola, e tutto quello che vuoi bloccare, ti farà soffrire.
– L’amore è una preghiera? – chiese Coyote
– Le cose che dicono i pazzi sono sempre giuste, quando parlano con i sani di mente – disse l’ombra.
– La notte sta finendo, ora devi andare – disse Lucertola – Prendi questo pezzo di carbone e portalo sempre in tasca.
Ci rivedremo solo quando sarà diventato un diamante.
Un disco affascinante, pericoloso, oscuro e pieno di splendore